'Il fatto che la tecnologia consenta di poter dire ad un nostro cliente che il suo dato è di fatto ovunque ma da nessuna parte è una garanzia che al momento non vedevamo in nessuna tecnologia che stiamo attualmente utilizzando. Non ci potrà mai essere un attacco, evento catastrofico, scenario politico, o altro evento che permetta al dato di essere trafugato o reso inaccessibile.'
Samuele Sassi - CIO e IT Manager, Poggipolini
Poggipolini è un’azienda specializzata nella lavorazione e progettazione meccanica ad altissima precisione. Sviluppa componenti critici e sistemi di fissaggio strutturali per i settori aerospace, automotive e racing.
Nata nel 1950, Poggipolini conta nel 2022 €22 milioni di fatturato annui e clienti di livello internazionale (ad esempio, Leonardo, BOEING e Ferrari), sempre più attenti alle tematiche della privacy e protezione del dato da disastri localizzati e ransomware.
'Con questo scenario geo-politico in continuo cambiamento, le sfide non sono affatto banali', afferma Samuele Sassi (CIO e IT Manager di Poggipolini). 'Da un lato vogliamo garantire che i dati nostri e dei nostri clienti siano costantemente disponibili, indipendentemente dal crescente numero di attacchi hacker e dagli eventi catastrofici che possono verificarsi. D’altro canto, con gli storage in cloud tradizionali, posso replicare i dati per garantirne la disponibilità costante, ma il rischio è che questi vengano appoggiati sul data center di una nazione ora amica, ma che per situazioni geo-politiche potrebbe cambiare schieramento.'
Ed è proprio in queste situazioni che qualcun’altro, per propri interessi personali o per la sovranità/sicurezza del proprio paese li vada a scrutare. 'E allora il rischio è che dati critici dei nostri clienti vengano utilizzati a scopi terzi. Non è più così sensazionale dire che qualcuno possa scrutare i dati in un data center.’
Ed è obiettivo di Poggipolini assicurare ai suoi clienti il più alto livello di privacy e sicurezza con le ultime tecnologie disponibili.
I clienti di Poggipolini sanno bene che al di sopra della propria sovranità digitale non c’è nulla, e con scenari geo-politici così attuali, il fatto che in un data center da qualche parte del mondo ci possano essere i loro dati è consapevolezza del cliente, ma spiacevole.
‘L’adozione di Cubbit ci ha consentito di dare una garanzia ai nostri clienti sulla riservatezza e geo-ridondanza che utilizziamo per custodire i loro dati.’, spiega Samuele Sassi (CIO e IT Manager di Poggipolini), 'Il fatto che la tecnologia consenta di poter dire ad un nostro cliente che il suo dato è di fatto ovunque ma da nessuna parte è una garanzia che al momento non vedevamo in nessuna tecnologia che stiamo attualmente utilizzando. Non ci potrà mai essere un attacco, evento catastrofico, scenario politico, o altro evento che permetta al dato di essere trafugato o reso inaccessibile. Al di là dell’accortezza nostra di usare le giuste misure nella protezione dell’accesso e salvare i dati nel giusto modo.'
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